Non sono una cuoca anche se per alcuni anni ho gestito un piccolo ristorante e quindi da donna che sapeva a malapena cucinare due uova, ho imparato a preparare qualche piatto in modo soddisfacente. Sono una buona forchetta e mi piace mangiare in compagnia. Ho imparato a gestire il mio frigorifero e creare qualcosa di buono anche dagli avanzi e dai resti (1), risparmiare è un obbligo al giorno d’oggi e tante cose è un peccato buttarle via se sono ancora buone e si possono riciclare.
(1) a scanso di equivoci, per avanzi e resti intendo quello che rimane in padella e che pur essendo fresco non è stato consumato perché troppo abbondante, oppure quando il contenuto di un piatto in tavola rimane intatto per scarsa fame o perché non piace (i gusti non si discutono). Nonostante tutto siamo dei privilegiati, ma a me è stato insegnato che è un peccato buttare via la roba buona.
In linea di massima io ed il mio compagno facciamo solo due pasti importanti al giorno: la colazione e la cena. Appena sveglia non riesco a ingurgitare nulla, al massimo un caffè espresso od un bicchiere d’acqua. Quindi passo di solito alla:
Colazione tipo brunch verso le 10-11: per me preparo una moka da 3 di caffè, latte, margarina (solo la Deli, me la faccio mandare dalla Germania) o burro, marmellate o miele biologici, pane integrale o fette biscottate, yogurt e frutta, eventualmente un succo o latte freddo con corn flakes. Con il latte caldo la domenica mi preparo con l’apposito attrezzo la schiuma di latte e faccio dei buoni cappuccini con una spolveratina di cacao.
Cena (un po’ presto, verso le 17.30 -18.00 ca.): prediligendo piatti a base di carne o pesce e verdura.
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